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ABT

C5 Coupé 20 Turbo

Dal 1989 al 1991

L'aspetto richiama quello della Audi Quattro in produzione quell'anno e impegnate nel campionato mondiale rally dal 1986, naturalmente passata attraverso un processo di "civilizzazione": potente, larga, bella e veloce la Abt C5 Turbo potrebbe in effetti rappresentare l'autentica erede della spettacolare 4x4 pilotata in corsa da Walter Rohrl. Dal punto di vista estetico la vettura è eccezionale, gli interventi estetici sono stati effettuati con una tale perfezione che è difficile individuarne i raccordi con la carrozzeria originale. A prima vista potrebbe benissimo essere un'automobile di serie; meglio, ci sarebbe da augurarselo. L'allargamento del corpo vettura non è stato ottenuto semplicemente applicando dei passaruota rigonfi, ma anche le portiere sono più massicce. Il tutto è in armonia con gli spoiler, quello anteriore caratterizzato da una larga apertura per il raffreddamento e l'alimentazione del motore, e quello posteriore nel quale si inseriscono due paia di terminali di scarico. La trasformazione di carrozzeria, che comprende non solo tutte le appendici verniciate e montate ma anche le ruote sportive, costava, nel 1989, 15.700.000 Lire.

Di fronte ad una macchina così aggressiva può anche sorgere il dubbio: le prestazioni corrisponderanno all'apparenza?

Sono sufficienti pochi chilometri al volante della Abt C5 per convincersi che la risposta è affermativa. Il preparatore bavarese ha fatto parecchio per rendere più grintoso il motore a cinque cilindri turbocompresso con testata a venti valvole, partendo dal basamento di serie della Audi Quattro di 2226 cc (alesaggio èper corsa, 81x86,4 mm) dotato di testata in lega leggera e con due alberi a camme. I 220 CV dell'unità originale dopo l'elaborazione della Abt salgono a 260 a 5900 giri, mentre la coppia massima passa da 309 Nm (31,5 Kgm) a 1950 giri al valore di 340 Nm (34,7 Kgm) a 2200 giri: le modifiche interessano la mappatura della centralina elettronica Bosh Motronic, la pressione di sovralimentazione, la finitura di precisione dei condotti di aspirazione e l'impianto di scarico. Per fare meglio respirare il motore così potenziato, sono state ricavate delle uscite d'aria alettate sulla parte superiore sdel cofano. La potenza esuberante e la robusta coppia motrice, pari a quella della Audi V8, si avvertono chiaramente una volta seduti all'interno della Abt C5. I rapporti del cambio sono adeguati alle prestazioni del motore e in quinta marcia la velocità massima raggiungibile è di 250 Km/h, contro i 220 della vettura di serie. Lo sfondo sonoro è abbastanza rumoroso, però, nonostante lo scarico emetta un rombo di una certa intensità, non raggiunge mai un livello fastidioso.

Per quanto riguarda l'accelerazione bastano appena 5,5 secondi per raggiungere i 100 Km/h con partenza da fermo, grazie alla trazione permanente sulle quattro ruote, non esiste alcun problema nella trasmissione a terra della potenza. La preparazione completa del motore costava, nel 1989, 27.800.000 Lire.

Il temperamento selvaggio della Abt C5 è facilmente dominabile grazie all'assetto sportivo, con l'altezza da terra ridotta di 30 mm rispetto al valore della Coupé originale. Lo schema delle sospensioni invece rimane quello di serie, con bracci oscillanti triangolari trasversali, barra antirollio e montanti McPherson all'avantreno; molle elicoidali, bracci longitudinali e barra antirollio al retrotreno.

L'assetto ribassato consente ancora un molleggio abbastanza confortevole; le velocità raggiungibili in curva sono elevatissime con un comportamento che rimane a lungo neutro e la sbandata, quando si manifesta, è uniforme sulle quattro ruote. 

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